Descrizione
Siamo a Varsavia nei primi anni della guerra. Un giorno, un intero quartiere della città viene sgombrato e recinto da un muro: da quel momento, quel quartiere sarà un ghetto. Gli ebrei polacchi che vi sono rinchiusi sono uomini, donne e bambini che non avranno scampo: è l’anticamera di Auschwitz. E c’è chi si rassegna e chi si ribella, chi si contenta di vivere per quel giorno e chi invece lotta per sopravvivere.
«Sono ebrei. Non cominciare a credere che siano uomini come gli altri! Se tu hai una scatola piena di mosche e l’accosti all’orecchio, le senti ronzare. Forse per questo ti fanno pietà?»
La vita, le scorribande e la lotta per la sopravvivenza di un gruppo di ragazzi nel ghetto ebraico di Varsavia, dove il 16 ottobre 1940 un intero quartiere della città viene circondato da un muro, e alle 500.000 persone che vi abitavano venne impedito di uscire senza un permesso dell’autorità nazista. Tra angherie e sopraffazioni, tra chi si rassegnava e chi invece era deciso a lottare, un racconto struggente sulle privazioni sempre più dure a cui fu sottoposta un’intera popolazione, che sfoceranno nella deportazione e nella tragedia di Auschwitz. Per non dimenticare.